I was born in Cheribon, Indonesia in 1930 of Dutch-Indonesian parents, also called "Indos." My father worked for the police and was transferred from Cheribon to Batavia (Jakarta), where we lived in Kramat (Nieuwe Laan). I started my martial arts training in 1937 when I was introduced to a man (a Djago) named William Loreo who was well-known as a skilled fighter. He lived in Kweetang and later moved to Tanah Tinggi. Besides the Kweetang system, he had learned the Tjimande system and Pukulan Kemajoran. In those days, he controlled his own area as a "Djago" - a protector.
I had to learn silat because of the trouble that I got into after school. I was a daredevil and challenged dares. Most of the time, when fathers were policemen or preachers, kids would rebel and not follow their fathers' footsteps.
Most of the silat systems at the time were named after city suburbs, rivers, or animals. There were no titles but teachers were called Oom (Uncle) or Guru. During that time, we seldom used the words "Pentjak Silat." We called it "Main" in Indonesian or "Spel" in Dutch. In addition to training in silat, there were a lot of Indos who trained in boxing that became champions. Pentjak Silat was first organized in 1947 in Jogyakarta and later became a union called "IPSI"-Ikatan Pencak Silat Indonesia. In those days, I was not too concerned in the history of the art, I was only concerned about learning self-defense. But I do remember my teacher telling me that the Kweetang system came from two creators.
The former East Indies where I grew up had been a Dutch colony for three and a half centuries, but became Indonesia when the country received independence in 1949 from the Dutch. In 1956, we left for Holland, where Frits Vermaessen and myself trained and taught people in the basement of our apartment building. He did his own system and I did mine. We were the first to start teaching silat in Amsterdam. In addition, I learned Pukulan Japara from my father. I also learned "Gelut" (also called "Gulat" or wrestling) and Vitamaen stick fighting from the Mollucans.
In the 1960's, we left for the United States. After we arrived and settled in Washington State, I started teaching from my garage. Every year, I go to Holland to learn more from the pioneers. I'll always be a learner for the rest of my life, because if you think that you know everything, that is when the learning stops!
Through the years, I have modified and developed new techniques. For the rest of my life, I will dedicate my training and teaching to the most unique forms of self-defense. I have learned a lot of systems and adapted them into my own techniques. No one style contains all the answers or magic that go into creating one human fighting machine. What I did was revise the old to satisfy the new. To avoid misunderstanding and conflict, I have changed the name of my system to Amerindo Self-Defense System. In the United States, martial artists sometimes call me Pendekar or Guru Besar. I don't care much about titles, but it's their way of showing respect and acknowledgement. I was never a founder of a system and have never stated that I was.
Although we Indos never got the recognition, we were the forerunners that brought our culture , dance, cooking and martial arts to countries all over the world. We are rich in culture because of European background from the father's side and Indonesian background from the mother's side. My respect goes to all the Dutch-Indonesian pioneers that brought the fighting art and culture from Indonesia to the United States and the rest of the world.
Hormat,
Jim Ingram
Sono nato a Cheribon, Indonesia nel 1930 da genitori olandesi-indonesiani, venivamo per cui chiamati "Indos". Mio padre ha lavorato per la polizia ed è stato trasferito da Cheribon a Batavia (Giacarta), dove abbiamo vissuto nel quartiere Kramat (Nieuwe Laan). Ho iniziato la mia formazione marziale nel 1937, quando fui presentato ad un uomo (un Djago) di nome William Loreo, noto come un abile combattente. Ha vissuto in Kweetang e successivamente si trasferì a Tanah Tinggi. Oltre al sistema Kweetang, aveva imparato il sistema Tjimande e Pukulan Kemajoran. In quel periodo, controllava la propria area come "Djago" – cioè come protettore.
Ho dovuto imparare il Silat a causa dei problemi che avevo al termine della scuola. Io ero un temerario ed attaccabrighe. Il più delle volte, quando i padri erano poliziotti o predicatori, i bambini si ribellavano ed ovviamente non seguivano le orme dei loro padri.
La maggior parte dei sistemi di Silat in quel periodo venivano chiamati col nome del quartiere cittadino, dei fiumi o degli animali. Non c'erano titoli, gli insegnanti venivano chiamati Oom (zio) o Guru. Durante quel periodo, raramente veniva usato il termine "Pentjak Silat". Lo chiamavamo "Main" in indonesiano o "Spel" in olandese. Oltre alla formazione nel Silat, ci furono parecchi Indos che si allenavano nella boxe e divennero pure dei campioni. Il Pentjak Silat è stato organizzato la prima volta nel 1947 a Jogyakarta e più tardi divenne un sindacato chiamato "IPSI"-Ikatan Pencak Silat Indonesia. In quei giorni, non ero troppo interessato alla storia dell'arte, ero solo preoccupato di imparare l'autodifesa. Ma ricordo che il mio insegnante mi disse che il sistema Kweetang ha avuto due creatori.
Le ex Indie Orientali dove sono cresciuto sono stati una colonia olandese per tre secoli e mezzo, divenne Indonesia, quando il paese ha ricevuto l'indipendenza nel 1949 dall'olanda. Nel 1956, siamo partiti per l'Olanda, dove Frits Vermaessen e io ed insegnavamo ad altre persone nel seminterrato del nostro condominio. Lui ha fatto il suo sistema ed io il mio. Siamo stati i primi ad iniziare ad insegnare Silat ad Amsterdam. Inoltre, ho imparato Pukulan Japara da mio padre. Ho anche imparato "Gelut" (chiamato anche "Gulat" o wrestling) e Vitamaen un sistema di combattimento di bastone proveniente dalle Molucche.
Nel 1960, partimmo per gli Stati Uniti, ci sistemammo nello Stato di Washington, dove ho cominciato a insegnare dal mio garage. Ogni anno, vado in Olanda per imparare dai vecchi pionieri dello Stile. Sarò sempre un allievo per il resto della mia vita, perché quando pensi di sapere tutto il tuo apprendimento si arresta.
Nel corso degli anni, ho modificato e sviluppato nuove tecniche. Per il resto della mia vita, io dedicherò la mia formazione e l'insegnamento alle forme più singolari di autodifesa. Ho imparato un sacco di sistemi e gli ho adattati alle mie tecniche. Nessuno stile contiene tutte le risposte o ha il potere magico da poter creare una macchina da guerra umana. Quello che ho fatto è stato rivedere il vecchio per soddisfare la nuova esigenza ed adattarlo ai giorni nostri. Al fine di evitare incomprensioni e conflitti, ho cambiato il nome del mio sistema in Amerindo Self-Defense System. Negli Stati Uniti, gli artisti marziali a volte mi chiamano Pendekar o Guru Besar. Non mi importa molto circa i titoli, ma è il loro modo di mostrare rispetto e riconoscimento. Non sono mai stato un fondatore di un sistema e non ho mai detto che lo sono stato.
Noi Indos non abbiamo mai ottenuto alcun riconoscimento, ma siamo stati i precursori che hanno portato la nostra cultura, la danza, la cucina e le arti marziali in giro per il mondo. Siamo ricchi di cultura, per la cultura europea del padre e quella indonesiana della madre. Il mio rispetto va a tutti i pionieri “Indos” che hanno portato l'arte di combattimento e la cultura dall'Indonesia agli Stati Uniti ed al resto del mondo.
Hormat,
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